Category Archives: BGR
DUE ANNI DI ATTIVITA’ ALLA BANCA GENIALE DEL RIUSO (BGR)
DUE ANNI DI ATTIVITA’ ALLA BANCA GENIALE DEL RIUSO (BGR)
a cura dell’ ass. GENIA ODV
L’ass. Genia Odv da due anni ha aperto la Banca Geniale del Riuso (BGR) . Questo spazio sito a Rive D’Arcano Via Roma 28/C permette uno scambio di oggetti di varia natura fra cittadini. Indumenti, scarpe, oggettistica e strumentazione per l’infanzia, piccoli elettrodomestici, oggetti di elettronica, piccoli oggetti di arredamento possono non soddisfare più l’esigenza dei precedenti proprietari ed avere invece una “seconda vita” in mano ad altre persone, che sovente, non hanno a disposizione i mezzi per acquistarli. Il progetto in questione mira a creare uno spazio in cui ridare vita a tutto ciò che è ancora utile e in buono stato a favore della diffusione di una cultura del riutilizzo e del reimpiego per incentivare la filosofia del non spreco dando una alternativa concreta al materialismo e consumismo sfrenato e compulsivo proprio della società in cui stiamo vivendo.
Molte sono state le realtà locali che abbiamo potuto sostenere in questi due anni grazie alla generosità e al contributo di molti utenti della Banca Geniale del Riuso : comunità protette, case famiglia, comunità di accoglienza, profughi fuggiti da realtà di guerra o di povertà. Attraverso persone mediatrici gli aiuti partono settimanalmente e raggiungono famiglie in difficoltà della nostra regione, comunità dell’est Europa bisognose di aiuti, comunità dell’Africa e dell’ America centrale,
Per festeggiare il primo anno di attività Genia ODV ,in collaborazione col Comune di Rive D’Arcano dove opera, ha promosso una serata di sensibilizzazione sulla tematica del Riuso e del non spreco con uno spettacolo comico “La conte dal no strassa” a cura di Caterina Tomasulo (in arte Catine) e Tiziano Cossettini. La serata si è svolta sabato 11 giugno presso il cortile interno del Centro Civico di Rive D’Arcano E’ stato proiettato un breve video amatoriale sul centro BGR, sono susseguite testimonianze di alcuni volontari impegnati in questo progetto e testimonianze di volontari in realtà locali che operano nell’ambito del riuso e del “non spreco” (Caritas di S.Daniele, Caritas di Udine, Emporio amico “Di man in man”di Gemona). Alberto Fabbris ha portato i saluti del CTA collinare (Coordinamento Territoriale di Ambito) di cui Genia fa parte e con cui collabora. La Banca Geniale del Riuso in questi 24 mesi ha coinvolto una trentina di volontari suddivisi nei tre turni di apertura settimanale, nel riordino e allestimento dei locali, nella suddivisione della merce, nella riparazione e nello smaltimento. Si sono avvicinati anche dei giovani tramite il servizio civile nonchè ragazzi delle scuole superiori alla scoperta di realtà di volontariato locali anche grazie alla collaborazione con le scuole (in particolare il Manzini) di cui come tramite se ne occupa il CTA di S. Daniele. Per tutti i volontari è stato proposto un percorso di preparazione all’accoglienza e alla relazione di aiuto, ciclo di incontri “A cuore aperto” accompagnato dalla psicologa Amanda Dreossi.
Man mano che l’iniziativa si consolidava nascevano i laboratori “Fil rouge” per il rammendo e Officina di riparazione “on –off”, per ultimo il servizio a domicilio di ritiro o consegna TGU trasporto geniale dell’usato per chi è impossibilitato a venire in loco. Sin dall’inizio inoltre, è stato attivato uno sportello d’ascolto per persone\famiglie in difficoltà che a mezzo di un costante impegno telefonico e\o tramite colloquio accoglie richieste di aiuto e delinea percorsi in caso di situazioni di povertà o attiva possibilità di integrazione e accoglienza.
Presso la BGR teniamo un “diario di bordo” - che ci accompagna dal primo giorno di apertura - dove riportiamo il numero di accessi e le presenze dei volontari e con piacere stiamo constatando un notevole aumento di afflusso di persone e di scambi; constatiamo inoltre che mentre per alcuni mesi le persone che venivano a portare erano la grande maggioranza, ora si è raggiunto un equilibrio tra quanti portano e quanti prendono e in 24 mesi abbiamo superato le 3400 utenze.
Il gruppo dei volontari ha fatto un importante percorso di crescita e di conoscenza, sempre nuove persone si avvicinano a questa iniziativa; invitiamo chiunque voglia a vivere quest’ arricchente esperienza di volontariato insieme a noi.
Ringraziamo i gruppi di famiglie di paesi limitrofi e le parrocchie che in una logica di rete sostengono le raccolte di beni richiesti in base alle esigenze, ringraziamo tutti per l’ infinita generosità e infine...ricordiamo e ringraziamo i nostri angeli per i segni che ci fanno arrivare: fiori freschi recisi, rose profumate, coroncine del rosario e santini consunti dal tempo che ovunque emergono e ci accompagnano.
La Presidente di Genia ODV Di Narda Isolda e i volontari di BGR
BGR: i primi 3 anni
Nel Maggio del 2021 l’Associazione Genia ha avviato un centro del riuso chiamato BGR – Banca Geniale del Riuso, che si trova a Rive d’Arcano.
Ricordo il primo giorno, quando abbiamo aperto quel martedì mattina, eravamo in 3 volontari, non ci aspettavamo nulla, nemmeno che arrivasse qualcuno a portare o a prendere, era il primo giorno!!! Ricordo che era arrivata una signora a consegnare dei giocattoli vecchi… è stata la prima!
Da 3 volontari siamo passati ad un gruppo di 25 persone impegnate nei vari turni e nelle varie iniziative del nostro centro, come ad esempio nella logistica, nel TGU - Trasporto Geniale del Riuso e nella riparazione dei piccoli elettrodomestici.
Ora l’impegno è notevolmente aumentato perché quasi ogni giorno in cui è aperto il centro abbiamo circa 20/25 persone che vengono a portare o a prendere…
Per quanto riguarda le persone che arrivano, alcune hanno semplicemente esigenze di fare spazio altre invece sono interessate alla filosofia del riciclo e del non spreco.
Il primo esempio di persone che mi viene in mente, che è anche uno dei più comuni, sono quelle che hanno subito un lutto in famiglia. Queste persone quando arrivano, in genere portando vestiti, ti dicono quasi subito, “è mancata mia mamma/ mio papà/ un mio parente”, e tanti si vede che sono molto più emotivi, perché può capitare che si mettano a parlare con una volontaria e si percepisce che soffrono molto, che hanno gli occhi lucidi... Invece alcuni non lo fanno vedere molto. Io personalmente quando arrivano queste persone non so mai cosa dire, mi dispiace sempre molto, e so che non è facile. Capisco che in fondo a tutti dispiaccia dover lasciare le loro cose, perché contengono tutte dei ricordi, dei legami anche affettivi, pezzi di vita vissuta e capisco che non sia facile liberarsi di qualcosa che ha un importante valore affettivo. Molti ci dicono che sono felici di portarci alcuni oggetti perché sanno che verranno riutilizzati da qualcuno che ne ha più bisogno o che ridarrà loro una vita nuova.
Per quanto riguarda le persone che vengono a prendere, qui ci sarebbe un altro capitolo molto grande da aprire. Alcune persone necessitano di cose primarie ed essenziali, altre preferiscono, prima di comprare e alimentare lo sfrenato materialismo, cercare se al Centro c’è lo stesso oggetto di cui necessitano, che altri non usano più.
Stando lì, abbiamo la possibilità di conoscere e di confrontarci anche con molte altre etnie e culture, conoscere le diversità di pensiero, accogliere, capire le esigenze, rispettare i modi, le tradizioni e le lingue diverse.
Insieme sosteniamo la filosofia del riuso e del non spreco, che si aggancia sia alla strategia delle 5 R(Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero), sia all’Agenda 2030 relativa alla sostenibilità.
Una cosa che mi piace fare a BGR è allestire le “vetrine”, sistemare tutti i vestiti in modo da catturare, attraverso la Bellezza, gli occhi di chi entra e di chi “si perde” all’interno. Un’altra cosa che mi piace, è preparare abiti e accessori che ci vengono settimanalmente richiesti dalle varie comunità di accoglienza, comunità famiglia protette o per altri posti nel mondo che hanno avuto difficoltà e sono meno fortunati di noi. Mi sono emozionata al vedere le foto dei bambini di un orfanotrofio in Ucraina ai quali più volte abbiamo fatto giungere vestiti e giocattoli. Abbiamo sempre collaborato con questo tipo di realtà, sin da quando abbiamo iniziato, siamo sempre stati aperti ad accogliere tutte le richieste.
Stando lì nel centro credo sia come fare una terapia perchè siamo anche un centro di ascolto, stiamo a contatto con le persone; come gruppo di volontarie ci divertiamo sempre molto, mettiamo in discussione le nostre certezze, ci alleniamo ad aprirci empaticamente verso chi giunge al centro e impariamo a essere molto più tolleranti e rispettose delle diversità. Io mi sento apprezzata dalle persone esterne, mi sento utile per qualcuno e penso di fare qualcosa di bello anche per altre persone. Chiunque voglia unirsi al gruppo passi pure a Rive D’Arcano e venga a conoscerci.
Sally